Con riferimento alla questione della cosiddetta “prova di resistenza” la Sentenza 25 luglio 2025 n. 21271 delle Sezioni Unite Civili della Suprema Corte afferma i seguenti principi di diritto “con riguardo alla disciplina applicabile prima dell’entrata in vigore dell’art. 6 bis legge 212/2000, come introdotto dall’art. 1 co. 1° lett.e) D.Lgs.n. 219/2023, come richiamato ed interpretato ex artt. 7 e 7 bis d.legge n. 39/2024 convertito c.m. in legge n. 67/2024, in tema di diritti e garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali cc.dd. ‘a tavolino’, l’Amministrazione finanziaria è gravata da un obbligo generale di contraddittorio endoprocedimentale esclusivamente per i tributi “armonizzati” mentre, per quelli “non armonizzati”, non è rinvenibile, nella legislazione nazionale, un analogo generalizzato vincolo, sicché esso sussiste …
L’editoriale tratta al solito di questioni di economia, con alcune considerazioni critiche sulle austere ricette dell’UE per l’Italia rispetto ad un quadro economico senz’altro migliore …
Con la sentenza n. 137 del 2 luglio 2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 32, commi quarto e …
“In materia di notificazione degli atti tributari relativi alle imposte sui redditi, ai sensi dell’art. 58, comma 5, del D.P.R. n. 600 del 1973, la …
“Nell’ipotesi in cui il contribuente esternalizza ad un’impresa terza l’attività di produzione di beni, i costi per l’utilizzo a tal fine del capannone e per …